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Nicolò Caneparo pronto per correre la 15 kmIl ritiro pettoraliIl Macchie e il Nick ai piedi della bandiera Rewoolution
Il gruppo Nordic WalkingIl briefing col grupppoIl Nick al termine del Trail
Il pacco gara e il pettorale!4° Trail dell'Oasi Zegna - Le Classifiche

Sabato 14 giugno 2014, a Bielmonte, si è tenuta la 4ª edizione del Trail dell'Oasi Zegna, evento organizzato dall'A.S.D. Trail Running Valsessera. Tre le distanze previste: la versione più dura prevedeva 55 chilometri con 3'600 metri di dislivello positivo, la versione intermedia 25 chilometri, e la versione breve da 15 chilometri e quasi 900 metri di dislivello positivo.
Un'occasione incredibile per godersi l'alta Valsessera e la valle di Trivero, la Panoramica Zegna con la sua Conca dei Rododendri, sulle orme di Fra' Dolcino.
Il Macchie, con il suo gruppo di Nordic Walkers, per l'occasione ingranditosi con l'aggiunta di camminatori fuori provincia, ha scelto di onorare l'invito degli organizzatori, partecipando alla 15 chilometri di Nordic Walking. Un tracciato impegnativo, tecnico, in cui lo stile e la capacità di gestione delle energie erano fondamentali, vista anche la tanta acqua che ha reso insidioso il tracciato.

Per raccontare questa fantastica esperienza ho pensato ad un parallelo, io vi racconto 15 km di Nordic Walking e Nicolò Caneparo vi racconta i suoi 15 km di Running. Buon divertimento!




Nordic Walking - Il Macchie:
Il comitato organizzatore mi lancia l'idea di "aggiungere" il mio gruppo di Nordic Walking alle partenze del Trail: un'occasione che non si può rifiutare!
É finalmente il giorno dell'evento, è mattina, carico tutto in macchina e mi avvio verso l'Oasi Zegna: tanti pensieri, le previsioni meteorologiche sono negative, il percorso è molto tosto e infine non so quanti, di tutti coloro che sono stati invitati a partecipare, accetteranno di fronteggiare una giornata per veri duri!
Giunto a destinazione il telefono inizia a squillare ripetutamente, senza tregua: tutti vogliono sapere che tempo fa... dalla valle sembra sia davvero brutto, ma... tranquilli, venite, vi assicuro che si può fare!
Rapido briefing con gli organizzatori e con i partecipanti, si chiarisce il percorso, si definiscono a grandi linee i tempi, si fanno le ultime raccomandazioni. Qualche foto non manca, visto che il gruppo diventa man mano sempre più folto... Walkers da Asti, Novara, Varese e ovviamente da Biella.
Meno tre, due, uno: partiti! Inizio a condurre i primi lungo il percorso, ma dopo un paio di chilomtri inizio a fare la spola con il "peloton" e controllo che tutti si stiano divertendo: è fondamentale!
Inizia a piovere forte ed aumenta il vento: bene, è un motivo in più per affrontare la camminata con la grinta giusta!
I primi affrontano la seconda parte del percorso, dopo aver fronteggiato una prima salita e un lungo mangia e bevi intermedio, è ora di sferrare l'ultimo attacco alla salita finale. Lascio scorrere il gruppo e attendo l'ultimo partecipante... É una questione di testa, e allora insieme troviamo le motivazioni necessarie per raggiungere l'obiettivo, senza mai perdere il sorriso!
Ora il vento si fa davvero sentire, diventa un elemento che rende molto più complicato affrontare l'ultima impegnativa rampa, ed eleva la sensazione di freddo. Alla fine comunque la cima arriva e in lontananza risuonano le voci gioiose degli altri camminatori, e il profumo del traguardo si sente sempre più. Alle spalle le nubi plumbee si tingono di rosa e si aprono i primi spiragli dai quali spuntano i primi raggi di sole: un segnale, siamo quasi arrivati, forza! Ed eccoci al traguardo! Tutti felici, tutti orgogliosi! A volte anche fare la scopa regala grandi emozioni!



Trail Running - Nick:
Tu, sì tu che stai leggendo, ti avverto, se sei un trail runner professionista fermati qui e cambia sito! Per tutti gli altri, specialmente i curiosi, che hanno voglia di leggere una manciata di righe relative alla mia esperienza, buon divertimento!
Più di un mese senza correre, una telefonata del Macchie ed un invito a partecipare alla 15 km di corsa del Trail dell'Oasi Zegna... Facciamola sta pazzia!
Lascio perdere i preliminari, quelli ve li potete immaginare, ritiro pettorale, preparazione scarpe, sguardo al cielo. Risultato: ho il 749, uso le Haglöfs Gran Comp 2013, e sta per venire giù il diluvio universale! La prima reazione è quella di levarmi lo smanicato, e mettermi una maglia attillata a manica lunga...
É ora, e al conto alla rovescia c'è già qualcuno che scatta: non è competitività oltre il limite, è semplicemente il freddo che ci spinge a correre il più presto possibile! E così facciamo tutti... Si parte col gas a manetta, scendendo dal piazzale 1 di Bielmonte sul sentiero pedonale, a 18 orari: sul mio cardio frequenzimetro è apparsa la scritta «160 va bene, ma non esagerare!». Ok, ok non esagero, anche perchè mi aspettavo di continuare in discesa, mentre invece scopro che per raggiungere il piazzale 2 dobbiamo superare la cima di un panettone, affrontando una prima salita. A metà rampa, presa di corsa, il cardio mi dice: «Ahò molla che se no salto in aria!». Mi è andata bene perchè davanti a me anche gli altri devono aver letto la stessa cosa, e tutto il gruppo si ricompatta rapidamente. Inizia a gocciolare, e si inizia anche a scendere, sull'erba umida: è comunque fattibile, niente di difficile. Si rimane in gruppo, una decina sono davanti a me, ma conoscendo le mie attuali condizioni fisiche, lo considero un buon inizio! Nemmeno il tempo di capire che la discesa è finita che subito si torna a salire, questa volta molto più bruscamente... Tento di tener duro correndo, ma capisco, grazie anche alla volontà di assecondare il cuore, di dover mollare un po', inizio quindi ad avanzare camminando a passo veloce: qui la pendenza è del 48,7%. Inizio ad essere superato da un drappello di concorrenti: sono molto più leggeri di me e si meritano di faticare meno in questi tratti in cui la VAM e il peso sono fondamentali. Sembra sempre ad un passo la cima, ma come al solito prima di raggiungerla davvero passa almeno un chilometro. Finalmente ci siamo, anche se mi rendo conto di aver spinto forse un po' troppo... Non importa ora è discesa, peccato che la pioggia si tramuti in un acquazzone, per cui anche la discesa in single track stretta e con tanti sassi, diventi assai impegnativa. Raggiunto il ristoro al settimo chilometro, in fondo alla valle, goduto un biscottino e un po' di liquidi, riparto per un lungo tratto di "mangia e bevi" che mi fa recuperare molto, il mio cardio mi segnala che sono entrato nella fascia di recupero, e perdo così facilmente più di 10/15 pulsazioni sulla media. La pioggia è cessata e il terreno, sebbene un po' fangoso, è abbastanza responsivo. Trovo un piacevole equilibrio tra sforzo, performance e battiti, per cui continuo così per diversi chilometri. D'ora in poi, gli ultimi chilometri dovrò percorrerli solo con la testa. Passo qualche secondo a chiedermi perchè devo continuare a mettercela tutta ma poi la competitività cancella tutto e mi tira su! Raggiungo il Bocchetto Sessera in leggera discesa e trovo un paio di commissari che mi indicano la strada: insomma, un muro nuovamente al 48% da salire a step, tra radici umide, terra molle e vegetazione bassa e spinosa. Certo il panorama è bellissimo, avanzo tra rododendri e muschi, tra pini e betulle, con la valle plumbea ma nonostante tutto satura dei colori della sera. Che fatica, sembra essere ad un passo la fine ma non è così... Al dodicesimo chilometro però, proprio mentre incontro Marco, il fattaccio: un crampo affonda i suoi "denti" nel mio polpaccio sinistro: è la fine della mia competizione. Troppo dolore per ripartire correndo... Si torna a piedi. Un'esperienza che rifarei mille volte, variando ovviamente l'approccio! GRAZIE MACCHIE! :)





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